Cambio di clima, arriva il freddo e si comincia a fare i conti con il raffreddore. Per i bambini è un’emergenza continua, per gli adulti meno, ma almeno un paio di volte lo prendono. Ed è un fastidio tra naso che cola, starnuti continui e gola che dà fastidio. Il rendimento al lavoro ne risente e anche l’umore non è dei migliori visto che, spesso, il riposo ne è condizionato.

Che fare, allora, contro il raffreddore? Gli esperti hanno stilato un prontuario con alcune accortezze da prendere. Una prima regola è legata all’igiene personale: occorre lavarsi con frequenza (e bene) le mani. Tutto torna utile, il classico acqua e sapone, le salviette, i liquidi igienizzanti. Questo perché lo zinco sembra in grado di ridurre il numero dei raffreddori, almeno tra i bambini. Non c’è invece certezze su quanto possano essere utili i fermenti lattici e i gargarismi, mentre la vitamina C appare utile solo in situazioni estreme.

Se si viene colpiti da raffreddore, occorre associare gli antistaminici ai decongestionanti nasali (che vanno bene per bambini sopra i cinque anni), mentre l’ibuprofene è utile in caso di febbre e dolori. Evitare antibiotici, perché il virus del raffreddore in rari casi è legato a un’infezione batterica, e no ai calmanti della tosse, non sono utili. Da moderare l’uso di unguenti da applicare sul petto per respirare meglio di notte mentre tra i rimedi della saggezza popolare, risulta utile il miele: allevia la tosse, magari associandolo a una tazza di latte caldo.

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