La psoriasi è una forma di dermatosi molto antica
E’ una malattia infiammatoria, non contagiosa, sempre più diffusa e può insorgere a qualsiasi età, sebbene piuttosto rara nel bambino.
Esistono diverse tipologie: psoriasi a placca, guttata, eritrodermica e pustolosa.
La più comune è la psoriasi a placca che si manifesta con placche rosse rialzate ricoperte di squame bianche, in genere pruriginose, che possono interessare:
- zona dei gomiti e ginocchia
- cuoio capelluto senza alcuna forma di danneggiamento per i capelli
- faccia dorsale degli arti e del tronco.
- articolazioni (artralgie, artropatia psoriasica)
- le unghie, manifestandosi con sfaldamento e aumento di spessore (onicopatia psoriasica).
La psoriasi può comunque manifestarsi in qualsiasi parte del corpo.
La durata della malattia è indefinita. La malattia ha, in genere, un andamento recidivante ovvero può scomparire per poi ripresentarsi anche in punti diversi del corpo.
Nella stagione autunno-invernale la psoriasi subisce un peggioramento, soprattutto perché in inverno la pelle è esposta al freddo e alle intemperie e diventa sempre più secca, e si possono aggravare lo stato delle lesioni e arrossamenti causati dalla psoriasi. Durante l’inverno chi è affetto da psoriasi dovrebbe mantenere la pelle idratata e dovrebbe sfruttare il più possibile i raggi del sole. Infatti l’esposizione al sole risulta essere benefica e favorisce un miglioramento della malattia.
Sintomi
- prurito
- arrossamento
- lesioni rosse
- desquamazione bianca
- bruciore
Causa e fattori scatenanti
Purtroppo non esiste una causa specifica, sono state avanzate svariate teorie che chiamano in causa il metabolismo dell’intero organismo, predisposizioni genetiche, sistemi enzimatici o di origine virale, stress e alcuni farmaci (il litio,antimalarici). Il sistema immunitario, ha un ruolo rilevante: nella psoriasi si assiste ad una alterazione del normale equilibrio che prevede l’eliminazione delle vecchie cellule e la produzione di nuove. Le cellule dello strato più superficiale della pelle (cheratinociti) si riproducono con un ritmo eccessivamente rapido accumulando in tal modo strati sempre più spessi di cellule immature dello strato corneo protettivo con la conseguente formazione di placche.
Diagnosi
Dopo un attento esame della cute del paziente e dopo aver valutato eventuali cambiamenti avvenuti di recente nella vita del paziente e una eventuale predisposizione genetica, il dottore può decidere di sottoporre il paziente ad una più approfondita diagnosi.
La diagnosi può essere confermata con una biopsia, attraverso il prelievo di un piccolo campione di tessuto cutaneo.
Cura
La cura per via generale e locale, può essere molto efficace, se condotta da un dermatologo esperto, nel risolvere completamente le manifestazioni cliniche, anche se non può il più delle volte assicurare la guarigione definitiva, ma può decisamente rendere migliore la qualità della vita del soggetto affetto da psosriasi.
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