Freddo: Attenzione all’ipertensione
Nel mese di gennaio le temperature sono relativamente basse e tra raffreddori e influenze è importante coprirsi adeguatamente non solo per difendersi dal freddo ma anche per difendersi dall’ipertensione.
Le temperature basse infatti comportano una vasocostrizione che restringendo i vasi sanguigni fa aumentare la pressione.
La vasocostrizione è uno dei meccanismi di sopravvivenza comune a tutti i mammiferi per cui il corpo umano tende a preservare il calore al suo interno mantenendo la temperatura del corpo costante e restringendo le arterie in modo da salvaguardare l’irrorazione degli organi vitali.
La pressione del sangue che si misura è la pressione aortica nell’arteria brachiale che decorre nel braccio perché non è lontana dal cuore. Per convenzione le pressioni del sangue nei vasi si misurano in millimetri di mercurio (mmHg).
La pressione arteriosa si distingue in:
-pressione diastolica PD: cioè la pressione minima nelle arterie
-pressione sistolica PS : cioè la massima pressione nelle arterie quando il cuore si contrae
In un adulto sano e a riposo la pressione sanguigna è definita 120/80 mmHg dove 120 rappresenta la pressione sistolica mentre 80 rappresenta quella diastolica. In genere si ritiene che tali valori non debbano superare i 130 mmHg di pressione sistolica e 80 mmHg di pressione diastolica.
Valori superiori a quelli indicati (esempio 140/90 mmHg) se costantemente monitorati, possono comportare la condizione patologica definita ipertensione arteriosa. Il cuore dunque fa più fatica del dovuto per pompare il sangue e ciò potrebbe aumentare non solo il rischio di accidenti cardiovascolari ma anche di ictus, insufficienza renale e problemi alla retina.
È opportuno modificare lo stile di vita con una corretta alimentazione e una moderata attività fisica, insieme al costante monitoraggio delle funzionalità cardiache.
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