Domenica 18 novembre si conclude la Settimana mondiale sull’uso consapevole degli antibiotici, una domenica che celebra anche la Giornata europea degli antibiotici. In un periodo in cui questa tipologia di medicinale viene sempre messa in discussione, i vari ministeri della Salute hanno voluto fare opera di informazione: non per una difesa a priori ma, come dice il titolo dell’evento, per un uso il più consapevole degli antibiotici. Perché se c’è chi non vuole assolutamente avere a che fare con loro, c’è pure chi cade nell’eccesso opposto, con un uso massiccio di antibiotici.

Ed è su questo tipo di atteggiamento che punta il ministero della Salute italiano, informando come “il fenomeno dell’antibiotico-resistenza è stato enormemente amplificato da un uso eccessivo e, in molti casi, inappropriato degli antibiotici, sia in medicina umana sia veterinaria e in agricoltura. Esistono relazioni certe tra il consumo eccessivo e irresponsabile di tali medicinali e l’insorgenza del fenomeno della resistenza, sia nel mondo umano che in quello animale”.

A sostegno di tale tesi vengono proposti i dati dell’Ecdc, lo European centre for disease prevention and control, secondo il quale 33.000 persone muoiono all’anno per conseguenza diretta dovuta a batteri resistenti agli antibiotici (un terzo dei casi in Italia) e quasi il 40% del carico è causato da infezioni batteriche resistenti ad antibiotici di ultima generazione.

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