Uno dei più temi più controversi è quello legato al vaccino anti-influenzale: c’è chi non può farne a meno ogni anno e c’è chi non se ne è mai curato, preferendo affrontare il rischio di incorrere nel malanno di stagione più comune al mondo. Una posizione, quest’ultima, non legata a certezze “no vax” quanto, piuttosto, all’estrema variabilità del virus influenzale, che muta di anno in anno, rendendo quindi magari inutile l’appuntamento con il vaccino.

Per la fine del 2018, per esempio, gli esperti dell’Istituto superiore della sanità sottolineano che ci sarà una maggiore circolazione del virus influenzale H3n2, poco diffuso nell’ultimo inverno rispetto al virus B. Ma il loro consiglio è comunque sempre quello di vaccinarsi, perché il vaccino contiene diversi ceppi ed è aggiornato in base a quelli che si sono diffusi in maniera più recente, come l’H3n2, per l’appunto.

Il vaccino è consigliato per chi è più a rischio contagio, come i bambini e gli anziani. Ma serve anche alle altre categorie, perché febbre, spossatezza, mal di gola e raffreddore colpiscono tra i quattro e gli otto milioni di italiani e almeno 200.000 persone sarebbero già rimaste vittime dei primi freddi e dei repentini cambi di temperatura. Uno dei motivi di questa maggiore diffusione è legato alle nuove abitudini di vita e di lavoro: si esce di meno, si sta in ambienti affollati, il rischio contagio si allarga.

Per questo il vaccino è caldamente consigliato, per evitare di rimanere bloccati a letto e di trascorrere giorni poco piacevoli. Un passaggio da affrontare, comunque, con il consiglio degli esperti. E VisitApp vi viene in aiuto. Potete scaricare gratuitamente l’app e cercare lo specialista con cui con confrontarvi anche quando si tratta di un vaccino anti-influenzale. Grazie a VisitApp ora è possibile farlo nel luogo più comodo e nel momento più opportuno.

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