Ottobre è il mese della consapevolezza riguardante il cancro al seno. Si tratta di un accorgimento fondamentale per combattere quella che è considerata una delle forme più diffuse di questo male nell’universo femminile. In passato un cancro al seno era spesso sinonimo di condanna, oggi si sta invece registrando una diminuzione sempre più sensibile della percentuale di mortalità: si è infatti giunti a un tasso di guarigione dell’85%, ma l’obiettivo è quello di arrivare a un ambizioso – e definitivo – 98%.

Questo si è reso possibile perché le donne sono diventate più consapevoli per quanto riguarda l’argomento prevenzione. Soprattutto si tratta di un’opera personale, perché occorre prestare attenzione quando si presentano i primi sintomi che possono generare un allarme cancro. Per saper identificarli occorre dunque una informazione appropriata, accompagnata dall’educazione sanitaria e da un rapporto con gli ambulatori che si occupano di prevenzione. Nel mese della prevenzione le donne possono rivolgersi alle 106 sezioni provinciali della Lilt (la Lega italiana per la lotta contro i tumori) e rivolgersi agli ambulatori che aderiscono all’iniziativa.

Il percorso di prevenzione prevede che la donna effettui l’autopalpazione del seno. Dopo i primi segnali occorre poi alzare la soglia dell’attenzione, confrontandosi con un chirurgo senologo che individui il percorso medico da affrontare. Si consiglia di effettuare un controllo annuale del seno e, oltre i 50 anni, una mammografia biennale. Importante èper evitare questo tipo di cancro è pure lo stile di vita: esercizio fisico regolare, alimentazione corretta con frutta e verdura a predominare, il divieto di fumo e alcol.

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